NATI DA DONNA - Festa d'Estate 2018
 
 

 

Lidia Maggi teologa, pastora battista a Varese, nota e apprezzata sia nel mondo cattolico che protestante, propone il tema del “camminare” come filo rosso della complessa narrazione biblica.

Si occupa di formazione e di dialogo ecumenico. Collabora con diverse riviste cattoliche e protestanti su temi biblici e di dialogo ecumenico e interreligioso, con un’attenzione particolare alle problematiche attuali e anche al femminile (ma senza farne una ideologia). Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Le donne di Dio. Pagine bibliche al femminile (Torino 2009), L’evangelo delle donne. Figure femminili nel Nuovo Testamento (Torino 2010), Elogio dell’amore imperfetto (Assisi 2011). Insieme ad Angelo Reginato ha pubblicato una trilogia sull’arte di leggere le Scritture: Dire, fare, baciare. Il lettore e la Bibbia (Torino 2012), Liberté, Egalité, Fraternité. Il lettore, la storia e la Bibbia (2014), Vi affido alla Parola. Il lettore, la chiesa e la Bibbia (2016).

 

Suor Rita Giaretta è una religiosa italiana, di fede cattolica, appartenente all'istituto delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria.

In linea con il carisma della congregazione di cui fa parte, è impegnata in opere pastorali e sociali rivolte soprattutto al mondo femminile. Risiede e opera a Caserta, dove ha fondato la Comunità di Casa Rut.

Nel 1995, assieme alle sue consorelle, fonda a Caserta la Comunità Casa Rut, con l'obiettivo di soccorrere le donne vittime dello sfruttamento della prostituzione.

La comunità prende il nome dalla figura biblica di Rut - da cui l'omonimo libro - che nonostante le sue origini moabite, rimasta vedova segue la suocera in Giudea, nella terra d'Israele, scegliendo di vivere da straniera. Il personaggio è quindi associato al temi della solidarietà e dell'accoglienza, specie se rivolti a coloro che emigrano dalla propria patria. Infatti le ospiti di Casa Rut sono perlopiù straniere, provenienti dai paesi dell'Africa e dell'Europa dell'est.

Nei primi venti anni di attività, circa 370 donne hanno trovato rifugio a Casa Rut, intraprendendo un percorso di liberazione dallo sfruttamento. Molto spesso le donne ospitate sono in stato di gravidanza o portano con sé neonati, a volte frutto di violenza, i quali sono accolti assieme alle loro madri.

Suor Rita e le sue consorelle operano in sinergia con le istituzioni territoriali.

 


 

 

Fraternità Monastero San Magno
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