Gino Girolomoni nasce in una famiglia contadina il 13 agosto 1946 a Isola del Piano (PU). Ancora bambino perde la madre e deve presto occuparsi del padre, un uomo dalla salute cagionevole. Conosce la povertà, la solitudine e la fatica delle campagne, ma viene anche a contatto con quei valori della civiltà contadina, con la solidarietà dei parenti e con l’onestà e la religiosità del nonno Getullio.
Dopo una breve parentesi in Svizzera, nel 1971 Gino torna in Italia e diventa ben presto sindaco di Isola del Piano. Da subito si pone l’obiettivo di recuperare non solo le rovine del monastero di Montebello, ma anche quei presupposti sociali e culturali della civiltà contadina che tutti stavano abbandonando per scappare verso la città e le fabbriche. Importante momento nella sua vita è l’incontro con Tullia, che diventa sua moglie e lo segue in tante avventure. Abitano con i figli nelle prime parti del monastero: un porto di mare in cui sono davvero tante le persone che riescono a ospitare in quegli anni. Gino ha una grande energia, fantasia e capacità di tessere rapporti umani, anche con personaggi di una certa levatura. Entra in contatto con intellettuali come Sergio Quinzio, Guido Ceronetti, Paolo Volponi, Carlo Bo.
Il 13 luglio 1977, insieme a Tullia, a due anziani agricoltori e a cinque giovani del paese, fonda la cooperativa Alce Nero. Il lavoro aumenta rapidamente e con esso il fatturato. Gino Girolomoni, da profeta del biologico, diventa sempre di più un vero e proprio imprenditore, pur rimanendo nel profondo un poeta e un sognatore.
Nel 2004 c’è la separazione dal marchio Alce Nero e la nascita del marchio Montebello®, con una grafica che raffigura in sintesi il monastero di Montebello. Nel 2012 Gino Girolomoni viene tristemente a mancare. Il nome Girolomoni® sostituisce del tutto quello di Alce Nero e Montebello: il posto del capo indiano a cui ci si era ispirati per il primo brand lascia spazio a questo “capo” contadino che nella vita ha saputo galoppare, con quanto fiato aveva in corpo, per le colline pesaresi, per raccontare una storia e per vendere i suoi prodotti. Quei prodotti che la cooperativa è ancora in grado di offrire grazie a ciò che Gino ha lasciato in eredità.
Massimo Orlandi, giornalista e scrittore, è fin dagli inizi collaboratore della fraternità di Romena e responsabile della sua rivista trimestrale. Per le Edizioni Romena ha pubblicato Prendi il largo(2002), Giovanni Vannucci custode della luce(2006), In molti giorni lo ritroverai, incontro con Erri De Luca (2008), Invisibile agli occhi (con Wolfgang Fasser, 2010). Ha inoltre curato La forza della leggerezza (con Arturo Paoli, 2007) e i cinque volumi della collana Le Parole e il silenzio (con Paolo Ciampi, 2008-2012). Di recente è uscitoLettere da Romena, in cui raccoglie gli interventi pubblicati sulla rivista della Fraternità dal 1996 al 2012.
Grazia Francescato è nata a Oleggio Castello (Novara) il 23 Novembre del 1946. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere alla Bocconi di Milano si è trasferita a Roma, e qui ha iniziato l’attività giornalistica collaborando al Daily American e a Paese Sera.
Nel 1973 fu tra le fondatrici di “Effe”, la prima rivista femminista in Italia, che ha anche diretto per due anni, dal 1976 al 1978.
Redattrice dell’agenzia giornalistica ANSA dal 1977, anche come corrispondente da Bruxelles, ha collaborato con il Globo, Panorama, La Repubblica, Natura Oggi, Oasis e La Nuova Ecologia. E’ stata poi corrispondente da Roma della rivista Airone. Nel 1990 ha condotto il programma televisivo Geo sulla terza rete Rai.
Grazia Francescato ha pubblicato diversi libri, tra cui il “Pianeta avvelenato” (La Nuova Italia). Sua anche la traduzione nel 1974 di “Tecnologia del Profitto”, il libro di Barry Commoner, uno dei massimi ecologisti americani.
Nel 1985 ha collaborato al film “Acta General de Chile”, girato clandestinamente in Cile dal regista Miguel Littin e vincitore di quattro premi al festival del Cinema di Venezia. Sui retroscena del film, Gabriel Garcia Marquez ha scritto il libro “Le avventure di Miguel Littin clandestino in Cile”.
La Francescato ha partecipato a numerose e importanti conferenze internazionali sui temi ambientali, tra cui la Conferenza dell’ONU sull’Ambiente di Stoccolma (1972) e quella, sempre dell'ONU, di Bucarest sulla Demografia (1974). Nel 1992 è stata a Rio de Janeiro per UNCED, il Summit mondiale su “Ambiente e Sviluppo”.
Eletta al Consiglio nazionale del WWF nel 1986 e candidata per i Verdi a Napoli l’anno successivo, dirige dal 1989 il mensile del WWF, “Panda”. Nello stesso anno è nuovamente candidata con i Verdi per le elezioni europee.
Presidente del WWF Italia dal 1992 al 1998, nel 1994 entra a far parte anche del Consiglio del WWF internazionale.
Nel 1997 ha partecipato all’Advisory Board di Telecom Italia come esperta di temi ambientali. Dal 1999 è membro del “Futures Group ” ai vertici del WWF Internazionale, incaricato di individuare le strategie globali dell'Associazione alla vigilia del Terzo Millennio, partecipa inoltre ai lavori dello “European Consultive Forum on the Environment” presso la Commissione europea, nonché a quelli del Comitato etico di Banca etica.
Il 30 luglio 1999 accetta di presiedere il Comitato promotore dei Verdi fino all’Assemblea Costituente (Gennaio 2000) da cui nasce il nuovo soggetto politico, presieduto dalla stessa Francescato, eletta con il 99% dei voti alla carica di Presidente. Dal Giugno 2001 al Luglio 2004 accetta la carica di Assessore all’Ambiente presso il comune di Tricase (LE).
Conclusasi la fase del Processo Costituente, nel Novembre 2001 lascia la Presidenza dei Verdi e viene nominata Presidente Onorario e responsabile dei rapporti internazionali del partito.
Nell’Aprile del 2002 entra a far parte del Consiglio di Amministrazione di Bagnolifutura S.p.A. in qualità di Vicepresidente della società. 3 Dal Maggio 2003 al Maggio 2006, Grazia Francescato è stata eletta Portavoce femminile dei Verdi Europei. Dal Luglio 2003 a Febbraio 2006 è stata Consigliera Comunale di Villa San Giovanni (Calabria).
Nell’Aprile 2006 è stata eletta Deputata del Parlamento Italiano. Membro dell’VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Laovri Pubblici), fino ad aprile 2008.
Il 19 luglio 2008 è stata nuovamente eletta Portavoce dei Verdi dalla 29ma Assemblea Nazionale dei Verdi di Chianciano Terme, carica mantenuta fino all’11 ottobre 2009.
Attualmente fa parte del Coordinamento Nazionale di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) Appassionata di letteratura, cinema e teatro, parla e scrive correntemente l’inglese, il francese e lo spagnolo.
E’ una grande camminatrice – ama in particolare le passeggiate nella natura – e non possiede un’automobile.
Maria Girolomoni, 25 anni
"Sono cresciuta mangiando bio e mentre mangiavo ascoltavo dai miei genitori, Gino Girolomoni e Tullia Romani, pionieri del biologico in Italia, quelle che erano le battaglie dell’agricoltura biologica. Del processo che parte dal campo, passa per la trasformazione e raggiunge la tavola, l’anello che mi corrispondeva di più era l’accoglienza. Per questo, a 23 anni, ho deciso di occuparmi dell’agriturismo. Curo le prenotazioni, la tavola, il riordino, l’amministrazione, con una chiave fondamentale: l’esperienza della cuoca della Locanda, mia zia Adriana."
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