In
un tempo di frammentazione e divisioni come
il nostro, resta saldo e profetico il nostro
abbraccio con chi cerca nel buio una luce, nella
tempesta un faro, nella confusione la speranza.
Così la nostra amicizia con gli amici
della Fraternità di Romena che, puntuali,
ci fanno dono della loro strada per percorrere
passi nuovi in un mondo vecchio. Vento nuovo
in stanze viziate e chiuse.
Ci troveremo tutti insieme VENERDI’
10 MAGGIO alle ore 21,00 nel nostro
Monastero. Una serata di incontro, di riflessione,
di preghiera. Una serata di silenzio e di musica,
di parole e di gesti. Questo è la veglia
di Romena.
Per una sera ci si ritrova e ci si raccoglie
nel segno di uno stile semplice, lo stile di
Romena, ma anche condividendo una tensione di
bellezza.
Allo stesso tempo, un bisogno di accogliere
le nostre fragilità e di trasformarle
in armonia. Si chiama veglia forse perché
vuol favorire un risveglio, desidera risvegliare
la voglia di stare insieme, di essere parte.
Desidera risvegliare il bisogno di ritrovare
il proprio centro nel silenzio e abbracciare
gli altri nella loro diversità.
Per far questo la veglia di Romena propone,
abbracciando in un tutt'uno, tante forme espressive:
nel corso della serata le riflessioni di don
Luigi Verdi si alternano alla musica, ai canti,
alla lettura di poesie, alla visione di filmati.
Quest’anno il tema prova ad aiutarci ad
affrontare la paura di questo tempo e a spingerci
a tornare ad una fede nuda.
Vi aspettiamo.