Dottrina e strada: la nostra festa d'autunno
 

...gli appuntamenti delle nostre feste diventano occasione per dare ritmo alla nostra vita. Una sosta di riflessione e di fraternità assieme a tutti gli uomini di buona volontà, uno spazio per dare movimento al pensiero e un colpo alla nostra anima. Incontri che in questi primi due anni hanno profumato l'aria, che hanno dato casa a tanti amici "credibili" che con la loro vita ci indicano un presente possibile.
In questa festa d'autunno ci accompagneranno nella riflessione: Mons. Luigi Bettazzi e il nostro amico Gianni Novello.

Programma
ore 15.30 - accoglienza

ore 16.00 - incontro
ore 18.30 - celebrazione eucaristica
ore 20.00 - momento musicale, castagne e vin brulè

Mons. Luigi Bettazzi trascorre l'infanzia a Treviso, dove il padre lavorava; si trasferisce a Bologna, città di origine della madre, in gioventù, dove è ordinato sacerdote il 4 agosto 1946. Si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e poi in Filosofia presso l'Università degli Studi Alma Mater di Bologna. Nella giovinezza ha abbracciato le posizioni del personalismo cristiano. A Bologna ha insegnato presso il Pontificio Seminario Regionale ed è stato impegnato nei movimenti giovanili, in qualità di assistente diocesano e vice assistente nazionale degli universitari cattolici della FUCI.
Il 10 agosto 1963 è nominato vescovo titolare di Tagaste e vescovo ausiliare di Bologna. Il 4 ottobre 1963 è consacrato vescovo dal cardinale Giacomo Lercaro, coconsacranti i vescovi Gilberto Baroni e Franco Costa.
Partecipa a tre sessioni del Concilio Vaticano II citando, il 4 ottobre 1965, il filosofo Antonio Rosmini, autore dell'opera Cinque Piaghe della Santa Chiesa, allora ancora all'Indice dei libri proibiti della Chiesa.
Al termine del Concilio, il 26 novembre 1966, diviene vescovo di Ivrea.
Ha conferito l'ordinazione episcopale al vescovo Arrigo Miglio e al vescovo Piergiorgio Debernardi.
Nel 1968 è nominato presidente nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace e nel 1978 ne diventa presidente internazionale, fino al 1985. È una delle figure di riferimento per il movimento pacifista di ispirazione cristiana.
Nel 1978, insieme al vescovo rosminiano Clemente Riva e al vescovo Alberto Ablondi, chiese alla Curia Vaticana di potersi offrire prigioniero in cambio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. La richiesta, tuttavia, venne fermamente respinta. Nel 1992 partecipa alla marcia pacifista organizzata da Pax Christi insieme a Mons. Antonio Bello nel mezzo della guerra civile in Bosnia Erzegovina.
Il 20 febbraio 1999 si dimette per raggiunti limiti di età, conservando il titolo di vescovo emerito di Ivrea. Risiede nel Castello Vescovile di Albiano, residenza estiva dei vescovi di Ivrea.
È presidente del Centro Studi Economico Sociali di Pax Christi Italia ed è impegnato nell'attività di conferenziere in diverse regioni d'Italia.
 
Gianni Novello, è una figura molto amata e conosciuta nell'ambito delle realtà che si occupano di dialogo ecumenico e di pace. Gianni ha avviato il suo percorso di fede nella comunità di Taizè in Francia, dove ha avuto come maestri e amici figure come Frere Roger e Tonino Bello. Da molti anni è impegnato con Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace, del quale è stato vicepresidente italiano e membro dell'Esecutivo internazionale. Col cuore aperto, grazie a Pax Christi, alle sofferenze del mondo, Gianni è però anche fortemente radicato nella realtà comunitaria: la sua Comunità di "Santa Maria delle Grazie" è diventata un luogo di spiritualità incarnata dove lo studio biblico e le domande dell'uomo odierno si incontrano per aiutare a dare più senso alle proprie scelte di impegno e di vita. E proprio a Santa Maria delle Grazie circa dieci anni fa, sono iniziati i contatti tra Gianni e don Luigi Verdi. Quando si è profilata la necessità di lasciare la Calabria, don Luigi ha offerto agli amici di Rossano la possibilità di trovare uno spazio nella tenda di Romena. Così, mentre Cornelia per ragioni di salute è rimasta a Rossano, Gianni e Giuliana ora vivono qui.